Giorno 18

Oggi io ho avuto la mia bella soddisfazione. Ho conosciuto Stefano, un ragazzo scozzese mi si è affiancato e, nonostante lo zaino pesante ha cercato di stare al mio ritmo, anche quando correvo. Siamo stati insieme molti chilometri e così abbiamo scambiato molte chiacchiere. Lui un artista violinista pittore e, ho scoperto ascoltandolo, anche uno straordinario cantore.

Una chiesetta romanica semplicissima e spoglia e stata il suo auditorium. Dopo aver cercato il punto con la migliore acustica ha elevato un canto melodioso e struggente… Mentre correvamo mi diceva, tu sei un angelo e mimava le ali di un uccello che vola. Mi ha lasciato dicendo: mi hai trasferito la tua forza e la gioia di correre, e, tolto lo zaino dalle spalle ha estratto un pezzo di pane, lo ha spezzato e lo ha diviso con me. Un incontro speciale. Stasera siamo fermi a Cajarc sul bordo del fiume Lot. Domani la mia prima parte di tappa partirà da sotto le finestre dell’albergo. Bene!